Dalla metà degli anni ’80 con il ritorno dei “montesi d’america”, così si sono autodefiniti i cittadini montesi emigrati negli Stati Uniti, la Via Panoramica ha iniziato ad ospitare degli chalets, di piccole dimensioni, che offrivano prodotti dei fast foods americani, che negli anni si sono sempre più italianizzati. Il “Philly cheesesteak” è diventato la “cistecca”.
Da allora via Panoramica è stata l’identità, il riassunto dell’animo montese. Arrivati al belvedere “stupor mundi” puoi trovare: il panorama, il mare e la cistecca, in altre parole: Monte di Procida. Fino al 2022.
A dicembre 2022 un’ordinanza sindacale ordina lo sgombero e la chiusura di quattro attività commerciali. La frana di Casamicciola del mese precedente ha scosso le istituzioni non è più il momento di indugiare, non si può ignorare il disastro che potrebbe causare una frana. Tenendo conto che già nel 2019 la zona è stata interessata da una frana a seguito della quale i vigili del fuoco hanno interdetto per precauzione solo la sala di un pub che dà sul versante dello smottamento lasciando gli altri chalet aperti senza limitazioni.
La chiusura di queste attività ha avuto “la forza” di rompere equilibri politici, economici, sociali e commerciali nella piccola comunità montese.
Maggioranza e opposizione hanno iniziato a puntarsi il dito tra chi avesse più responsabilità, chi ha governato prima doveva impedire che ci fosse un sopruso del costone che ha obbligato il sindaco Pugliese ad ordinare la chiusura o chi governa oggi deve trovare una soluzione?
Proteste, riunioni, consigli comunali quasi monotematici, il paese è andato sotto shock. Non c’era altro argomento di cui si vociferava per le strade.
Poi l’acquisto del terreno interessato da parte di un imprenditore, lo spostamento di due delle quattro attività altrove, hanno fatto sì che l’attenzione volgesse ad altro.
Tredici mesi dopo quell’ordinanza, non ci sono vincitori tra gli uomini. Solo vinti. C’è desolazione e abbandono nella parte alta lì dove toccherebbe alla mano umana occuparsene ed è rinvigorito il costone si è riappropriato della propria vegetazione e sono lontani i momenti in cui si evidenziavano ruscellamenti o piccole frane dovuti allo stress a cui era sottoposto il terreno.
La litigiosità dell’animo montese ha fuorviato i pensieri di chi veniva da fuori sulla questione politica ma l’unica vera vincitrice è la natura. L’uomo ha sempre considerato la natura e il paesaggio come degli oggetti disponibili, da usare. Ma la natura non si lascia snaturare, la vicenda di Via Panoramica ne è la prova.