Ogni prima domenica del mese l’accesso ai musei statali d’italia è gratuito ormai già dal 2016 e nel corso degli anni molti hanno sfruttato tale situazione per visitare luoghi famosi come Pompei, la Reggia di Caserta o gli scavi di Ercolano eppure l’enorme patrimonio culturale campano vanti numerosi musei e siti archeologici completamente gratuiti di cui a volte sottovalutiamo l’importanza. Vediamo insieme la mia personale top ten dei musei campani gratuiti, naturalmente ognuno di questi musei è interessante per conoscere la storia della nostra regione, la lista è un espediente utile solo per ricordare meglio i musei e per pianificare meglio una gita fuori porta in ciascuna delle province campane:
10: Parco archeologico di Aeclanum (AV): nel cuore dell”Irpinia si trovano i resti dell’antica città di Aeclanum, centro prima sannita e poi romano. La via Appia attraversa l’antica città e oggi ai lati del basolato stradale si possono vedere i resti delle abitazioni, delle bottega e di un antico battistero della prima età cristiana la cui singolare vasca è a forma di croce. La bellezza del sito risiede nel paesaggio: attorno alle rovine è possibile ammirare lo stesso panorama quasi inalterato che millenni fa osservavano romani e sanniti, dopo la visita al sito è obbligatorio visitare qualche cantina nei paraggi per assaggiare i famosi vini locali.
09 Antiquarium di Roccagloriosa (SA): questo antiquarium occupa più sedi in due edifici del Centro Storico di Roccagloriosa, cittadina del Cilento che ospita numerose tombe di età magnogreca all’interno del territorio comunale, infatti l’esposizione è famosa per i bellissimi pezzi di oreficeria prodotti forse a Taranto nel V secolo a.C. che sono un importante testimonianza antica della Magna Grecia. l’antico abitato di Roccagloriosa era però una fortezza del popolo dei Lucani che hanno vissuto qui fino all’invasione romana come testimoniano gli altri reperti risalenti all’epoche della conquista romana.
08: Museo archeologico dell’Agro atellano, Succivo (CE): Atella fu un’importante città antica della piana campana, lì più di 2000 anni fa furono inventate la fabulae atellanae, le più antiche rappresentazioni teatrali mai inventate dai popoli dell’Italia antica. Della città osca e romana restano poche strutture in rovina ma nella cittadina di Succivo vi è un museo che espone i reperti provenienti da tutto il comprensorio e che raccontano la storia di Atella, in particolare le ceramiche greche e fenicie del VIII secolo a.C. ritrovate a Gricignano d’Aversa testimoniano i fitti scambi commerciali fra i greci della costa e gli abitanti della piana campana secoli prima di Roma.
07: Museo archeologico territoriale della penisola sorrentina “Georges Vallet”, Piano di Sorrento (NA): sito nella magnifica villa Fondi de Sangro del XIX con giardino panoramico sul golfo di Napoli questo museo racconta la grande passione che i romani nutrirono per la Terra delle Sirene, ovvero la penisola sorrentina. Il museo espone statue e mosaici ritrovati fra i resti delle ville romane sparse un po’ ovunque a corona di Sorrento, in particolare un plastico permette di capire come doveva apparire l’enorme villa di Pollio Felice al Capo di Sorrento di cui oggi restano i suggestivi ruderi detti “Bagni della Regina Giovanna”. Il museo non è molto grande ma è ricco di reperti e i giardini della villa, oggi parco pubblico, sono meravigliosi.
06: Museo civico archeologico “Biagio Greco”, Modragone (CE): l’attuale cittadina di Mondragone vanta una storia millenaria, i romani la conoscevano col nome di Sinuessa e ne apprezzavano l’ottimo vino qui prodotto, il leggendario Falerno. In epoca medievale la popolazione dell’antica città si trasferì nel grande castello che dalla sommità del Monte Petrino domina la costa, quella Rocca Montis Dragonis che ha poi ceduto il nome all’attuale abitato fondato a valle dagli spagnoli nel XVI secolo. Ecco questa lunga storia è ben raccontata nel Museo Civico Biagio Greco inaugurato più di 20 anni fa ma dal 2023 allestito nel Palazzo Ducale. Il museo espone reperti in ceramica dell’età preromana, anfore di età romana usate per commerciare il pregiato vino e molti reperti medievali recuperati fra gli imponenti resti del Castello, di cui fanno bella mostra armature ed armi. Dimenticavo: nel museo si può ammirare la collezione preistorica con resti ossei e di strumenti usati dalla locale popolazione di Uomini di Neanderthal che si stabili’ qui più di 10.000 anni fa.
05: Museo civico di Telesia, San Salavtore Telesino (BN): Telesia fu una delle più importanti città sannite e i romani dovettero faticare non poco per sottomettere gli abitanti della città. La storia della città e del territorio è messa in mostra in questo antiquarium allestito nell’antica Abbazia benedettina di S. Salvatore, durante la visita è possibile vedere sia i reperti dell’età antica e sia le strutture dell’abbazia fondata nel vi secolo , particolarmente suggestiva l’enorme cisterna visitabile. Dopo la visita all’antiquarium merita una visita sia il vicinissimo Parco delle Sorgenti di Grassano oppure una passeggiata naturalistica al Monte Pugliano nella vicina Telese durante la quale si ammireranno notevoli doline prodotte dai fenomeni di erosione carsica tipici della zona.
04: Museo Archeologico Provinciale, Salerno : nel cuore del centro storico di Salerno nel bel complesso di San Benedetto è allestito questo museo che racconta bene la storia antica di Salerno, città di fondazione romana, e dei territori ad essa vicini, inoltre è qui esposto un pezzo famoso: la testa della statua bronzea di Apollo ritrovata alla foce del fiume Irno.
03: Museo archeologico nazionale della Valle del Sarno, Sarno (SA): nel centro di Sarno il Palazzo Capua ospita questo bel museo famoso per la presenza di tombe decorate con pitture ed affreschi risalenti fino al IV secolo, inoltre vi sono interi corredi funerari dell’Età Arcaica (VIII secolo a.C.) completamente intatti dove è possibile vedere molti esempi di ceramiche e monili prodotti in Grecia o in Etruria e quindi frutto del fiorente scambio che questi popoli intessevano con gli antichi abitanti della valle del Sarno.
02: MUSEO DI ARCHEOLOGIA E STORIA DEL TERRITORIO DI ACERRA E SUESSULA, Acerra (NA). Inaugurato il 19 ottobre nel suo allestimento attuale questo museo è allestito nel Castello Baronale, monumento ricco di storia costruito a sua volta sulle rovine del Teatro Romano di Acerra. il percorso museale comincia proprio dalla visita ai resti romani del teatro inglobati fra le fondamenta del castello per poi proseguire ai piani superiori dove viene raccontata la storia dei due centri antichi che insistevano nel territorio comunale odierno: Acerrae e Suessola. Questo museo è uno dei pochi posti dove si può conoscere la storia romana di Acerra vedendo sia i reperti e sia la stratigrafia del monumento che ospita l’esposizione.
01: Museo archeologico di Teanum Sidicinum, Teano (CE): allestito nelle scuderie del palazzo Marzano questo museo racconta la storia della grande città di Teanum Sidicinum, alleata di Roma e centro agricolo ricco e fiorente già in epoca arcaica (VIII secolo a.C.) in particolare il museo espone reperti provenienti dalle necropoli (tombe) e dai santuari che cingevano l’abitato, e fra le numerose ceramiche e gioielli in bronzo ed oro quello che più colpisce i visitatori sono le grandi statue in terracotta (coroplastiche) raffiguranti guerrieri e divinità antecedenti all’età romana: esse mostrano uno stile unico che non si trova né in Grecia né altrove e sono quindi prova dell’alto grado di civilizzazione dell’area in un’epoca così antica. Il museo conserva molte statue romane provenienti anche dal Teatro romani di Teano, uno dei più grandi al mondo e vi è pure un reperto rarissimo: un mosaico risalente alla fine dell’impero romano che raffigura un’Epifania di Cristo che è fra le più antiche testimonianze concernenti l’episodio del vangelo.