«Faremo un passaggio di consegna formale, ci vorrà un po’ di tempo e poi il Parco dei Campi Flegrei avrà giurisdizione sul percorso archeologico del Rione Terra», a confermarlo è Fabio Pagano, presidente del Parco che in fondo sulla rocca c’è sempre stato, perché l’ente ha sede legale proprio a Palazzo De Fraja.
Alla domanda se in qualche modo sarà annullato la proroga (risalente a poche settimane fa) che la Sovrintendenza ha stipulato con la società che ha vinto il bando per la gestione (90 giorni) fatta a sua volta dal Comune, Pagano risponde sicuro: «Non abbiamo motivo di annullare, anche a noi serve un po’ di tempo». Fatto sta che il percorso ad oggi resta chiuso. Motivi di sicurezza. Ma questo non compete certo al Parco, per adesso. Il modello di gestione? «Capiremo dopo una attenta ricognizione che cosa fare, è ancora presto», conclude il presidente.
Intanto ad oggi l’ente, sotto la presidenza di Pagano, ha anche portato avanti nuovi modelli di gestione innovativi del patrimonio culturale che mettono insieme pubblico e privato, come quello della Piscina Mirabile di Bacoli. Il Parco in fondo è un istituto del Mibac (Ministero dei Beni Culturali) e ha piena autonomia. Pagano si occupa del coordinamento dei progetti speciali che comprendono finanziamenti su programmi Pon e Fsc. Ha messo su festival imponenti come quello chiamato “Antro” e ImmagiAzione che mira a diffondere la cultura della tutela dei beni archeologici.
Da circa un anno è anche delegato del direttore generale musei alla direzione del Parco dell’Appia Antica. Una laurea in Lettere, dottorati di ricerca, l’amore per l’archeologia, senza dimenticare che ciò che è ricchezza culturale non va solo messo sotto ampolle di vetro, ma va reso fruibile, va diffuso per la sua importanza, solo comprendendone il valore una comunità potrà custodirlo.
2 commenti su “Archeologia, per il Rione Terra ecco il progetto del direttore del Parco”
Delle parole del presidente mi colpisce una affermazione, peraltro ripetuta più volte,
e’ ancora presto, ci vorrà del tempo…
Parole non certo tranquillizzanti: tutto rimandato alle calende greche…
Pagano ha omesso di dire che il metodo di gestione scelto dal PAFLEG è una delle eccellenze premiate dallo Stato… Peccato che a livello locale si faccia altro…