Un incontro aperto con i cittadini, con i big della Protezione civile, si è tenuto ieri a Monterusciello. Incontro fondamentale che fissa una data, quella della prova generale di evacuazione, in caso estremo (livello 3), per il 30 e il 31 maggio. Un faccia a faccia voluto dal Comune che, in questo periodo storico (stamattina l’ultima scossa alle 4.35, avvertita dalla popolazione) è molto importante per far capire alla popolazione che cosa fare e che cosa sta accadendo.
Ecco che cosa è stato detto. Fabrizio Curcio (in foto col sindaco, Manzoni) , capo del Dipartimento della Protezione Civile ha esordito: «E’ molto importante che oggi ci sia la sala piena di cittadini di Pozzuoli, è un segnale che prendiamo in maniera positiva. Stiamo lavorando da tempo sui Campi Flegrei, ricordo che abbiamo fatto incontri anche nel 2023 a luglio, prima delle sequenze di bradisismo di settembre e ottobre che hanno portato poi alla legge. Quindi è un confronto di informazione, scambio e valutazione che continua, mentre si fanno passi avanti con una legge che ha dato degli strumenti in più». E a chi gli chiede di rassicurare la gente, risponde: «Qui oggi non è questione di rassicurare – ha detto – ma di conoscere il rischio per il territorio. Un rischio che si vive qui come in altre zone del Paese, viviamo un’Italia che è piena di rischi. Non è che il sistema può dire se sia o non sia tranquilla una zona, il sistema deve metterti nelle condizioni di poter conoscere il rischio, fare una valutazione e accettare ognuno di noi quella quota parte di rischio che come cittadini dobbiamo accettare. Per questo la parola rassicurazione – spiega – non mi entusiasma, perché va contro il concetto della Protezione Civile. Rassicura qualcuno che ti dice ‘stai tranquillo’, noi invece ti aiutiamo a capire il territorio in cui vivi che ha delle incertezze scientifiche. Questo è un territorio vulcanico per cui anche oggi esamineremo le incertezze che sono insite nelle conoscenze che abbiamo, e per cui bisogna tutti quanti accettare anche questa parte di incertezza».
Bradisismo: Manzoni, essere informati equivale a prevenire
«Abbiamo il dovere di rendere consapevole tutta la cittadinanza e penso che sia un passo importantissimo. La consapevolezza del fenomeno e delle attività che si stanno mettendo in campo portano alla prevenzione dei rischi e soprattutto alla tranquillità dei cittadini. Lo ha affermato il sindaco di Pozzuoli Luigi Manzoni nell’incontro tenuto a Monteruscello dai dirigenti nazionali della Protezione civile con gli scienziati dell’Ingv e i cittadini flegrei. «In questo periodo – ha detto Manzoni – si sta effettuando uno screening dei fabbricati. E’ giusto che ci sia una preoccupazione dei cittadini perché questi rilievi non erano stati fatti in precedenza. I tecnici hanno cominciato da poco la mappa degli edifici da controllare, e a oggi non hanno ancora fornito i dati, ma pensano che a breve, fra qualche settimana, faranno un quadro completo. Intanto con il Governo, la Regione Campania e la Protezione civile il dialogo ora è sempre attivo come dimostrano oggi presenti qui a Monteruscello. Oggi sono stati fatti grandi passi avanti rispetto alla consapevolezza dei cittadini e continueremo le attività con questa sinergia istituzionale. Un lavoro di squadra è fondamentale in un fenomeno unico al mondo come quello del bradisismo in Italia – conclude – solo in California mi sembra che ci sia questo fenomeno. Le criticità ci sono sempre, emergono quando ci si lavora, e noi siamo per lavorare proprio sulle criticità».
Bradisismo:Curcio,su vie di fuga ragioniamo con Regione e Comune
Le vie di fuga da Pozzuoli in caso di improvvisa pericolosità sismica «sono una questione territoriale sulla quale noi della Protezione Civile supportiamo la Regione Campania e il Comune di Pozzuoli, che so che ci stanno lavorando. E’ certamente un tema importante sul quale ragioneremo ancora con gli enti territoriali». Lo ha detto Fabrizio Curcio, capo del Dipartimento della Protezione Civile, durante un incontro con i cittadini a Monteruscello, frazione di Pozzuoli, sulla situazione del bradisismo. «Se c’è da fare qualcosa sulle vie di fuga – ha detto – spingeremo a farla». Riguardo all’alta densità della popolazione di Pozzuoli, Curcio ha detto che sono state fatte scelte nel passato e le densità oggi sono queste, ma vale qui come in altre aree, per esempio a rischio idraulico. In questi giorni, intanto, sono partite le verifiche sugli immobili previste dal piano».
Bianco (Ingv), ai Campi Flegrei il suolo continua a sollevarsi
«Ai Campi Flegrei c’è il dato che il suolo continua a sollevarsi. Lo avevamo previsto. Per ora sale sempre con la stessa velocità, 10 mm al mese, continuando a sollecitare la crosta, che reagisce liberando lo sforzo con i terremoti». Lo ha affermato Francesca Bianco, direttrice del dipartimento vulcani dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), che oggi ha partecipato alla sede della Protezione Civile a Monteruscello (Pozzuoli) a un incontro con i cittadini sulla situazione del bradisismo. In questo contesto, ha spiegato la studiosa, «che ci sia anche una scossa superiore dal punto di vista teorico e statistico non è improbabile, ma i tempi non li conosciamo assolutamente. Non è improbabile ma non è una previsione che possiamo fare, possiamo dire solo che non si può escludere». «Nell’ultima settimana – spiega Bianco – abbiamo avuto un numero maggiore di sciami sismici rispetto alle settimane immediatamente precedenti, perché quello che stiamo osservando in questo periodo, dal punto di vista della frequenza di accadimento dei terremoti, è quello che osservavamo esattamente un anno fa, nell’aprile 2023. Siamo più o meno sugli stessi numeri, anzi forse addirittura un po’ inferiori. E’ purtroppo una realtà scientifica circostanziata e ben nota: fino a che continueremo a osservare il sollevamento, registreremo sismicità». Bianco ha anche spiegato il ricalcolo della magnitudo dei sismi negli ultimi giorni che preoccupa i cittadini: «E’ un’attività molto usuale, noi siamo scienziati e i dati ce li rivediamo continuamente. Sarebbe un guaio se tutte le misure che noi effettuiamo poi fossero imbalsamate nel momento della misurazione. Quando si rivedono i dati, si aggiunge qualche elemento, si rifanno una serie di approfondimenti che vi assicuro vengono fatti continuamente. Oggi abbiamo a disposizione anche nuovi strumenti analitici che usiamo e noi ricalcoliamo le magnitudini anche, per esempio, quando facciamo delle pubblicazioni scientifiche, cioè quando studiamo più in dettaglio un fenomeno».
(Ansa Campania)