Tutti chiusi i reperti archeologici e i monumenti dei Campi Flegrei, tutta colpa del bradisismo. Le verifiche continuano senza sosta per i tecnici, non solo per le case, ma anche per tutto ciò che è cultura nella terra bollente. In un post sui social di due giorni fa, il presidente del Parco informa: « Oggi al Castello di Baia si è tenuta una riunione operativa per la valutazione delle condizioni ottimali per la riapertura dei siti in sicurezza dopo i recenti eventi sismici. Grazie al contributo di Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) e del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università Federico II di Napoli che da anni collaborano con il Parco nel monitoraggio dei siti e dei team di professionisti tecnici che lavorano per noi nel monitoraggio strutturale dei complessi e nei protocolli di sicurezza, sono state individuate le linee operative più opportune per la riapertura dei siti in sicurezza per i lavoratori e per i visitatori. Ancora qualche giorno per formalizzare e rendere attuativi i nuovi protocolli e si potrà tornare a fruire della bellezza dei nostri luoghi!».
Al Rione Terra da tempo il percorso archoelogico è chiuso, ora anche il percorso della Puteoli Sacra, da lontano si può ammirare il tempio di Serapide, termometro del bradisismo. Ma c’è poco altro ancora. I turisti sono informati?