Gli scavi archeologici e il museo riaprono, ma si entra contingentati e il prefetto ordina: «Liberate le vie di fuga dai cantieri», il caso del quartiere Capuccini

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 Il Parco archeologico dei Campi Flegrei riapre al pubblico dopo dieci giorni di chiusura a seguito delle scosse di terremoto che hanno interessato la zona tra il 20 e il 21 maggio. Dopo aver effettuato le verifiche per garantire la sicurezza dei lavoratori e dei visitatori, a partire da oggi venerdì 31 maggio, i siti riapriranno con accesso contingentato (massimo 50 persone ogni 30 minuti) su prenotazione. Sarà quindi nuovamente possibile visitare il Museo archeologico dei Campi Flegrei e il Castello di Baia, il Parco archeologico delle Terme di Baia (dove resta temporaneamente chiuso il Tempio di Mercurio), il Parco archeologico di Cuma (l’ingresso all’Antro della Sibilla è limitato a massimo 25 persone contemporaneamente) e l’Anfiteatro Flavio di Pozzuoli (con visita limitata all’arena mentre i sotterranei sono temporaneamente chiusi). Sarà inoltre possibile tornare a visitare la Piscina Mirabilis a Bacoli.

Intanto il prefetto ieri ha riunito i sindaci per fare il punto e ha dato un ordine categorico: “Liberate i cantieri dalle vie di fuga”. Nei giorni scorsi alcune trasmissioni su reti nazionali hanno messo in evidenza come, alcuni quartieri anche di Pozzuoli (il cuore del bradisismo) erano interessati a cantieri che ne ostruivano il passaggio. E’ il caso di Cappuccini, tra case non proprio antisismiche da qualche mese è nato un cantiere che tr l’altro andava a rilento.

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