Ieri pomeriggio il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha visitato l’Osservatorio vesuviano, Sezione dell’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, che si occupa di ricerca vulcanologica e geofisica e di monitoraggio dei vulcani attivi. Accolto dal direttore, Mauro Di Vito e dalla direttrice del Dipartimento vulcani dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Francesca Bianco, il prefetto ha visitato la Sala di Monitoraggio, struttura operativa ove sono convogliati i segnali acquisiti da tutte le Reti di Monitoraggio permanenti dei vulcani campani (Vesuvio, Campi Flegrei, Ischia) e della Rete Sismica di Stromboli. Il direttore Di Vito ha illustrato i sistemi di analisi automatica, presenti in Sala che consentono il rilevamento e la localizzazione degli eventi sismici locali. Tali sistemi sono integrati in quelli di visualizzazione consentendo al personale dedicato – che opera, su turni, 24 ore su 24 in tutti i giorni dell’anno – una visione globale aggiornata in tempo reale delle fenomenologie geofisiche in atto. Dalla Sala vengono comunicati al Dipartimento della Protezione civile tutti gli eventi sismici con magnitudo superiore alle soglie previste per i vulcani campani, gli sciami sismici significativi e gli altri eventi di potenziale rilevanza, ai fini della sorveglianza. Il direttore dell’Osservatorio ha anche illustrato le diverse attivita’ di monitoraggio effettuate monitoraggio Sismologico, Geodetico, Vulcanologico e Geochimico, basate su diversi parametri ma tutti finalizzati a definire la dinamica vulcanica dell’area. Il prefetto ha espresso vivo apprezzamento per l’opera svolta quotidianamente presso l’Osservatorio Vesuviano, impegnato attivamente in un’intensa attivita’ di ricerca in diversi Campi con l’obiettivo principale di studiare i processi che generano le eruzioni vulcaniche e i meccanismi della loro evoluzione e attuarne il costante monitoraggio. Il prefetto ha sottolineato, inoltre, l’importanza del ruolo dell’Osservatorio non solo per l’elevata qualificazione e l’ attualita’ delle tecnologie ma anche per l’impegno svolto nel campo dell’informazione e della comunicazione nei confronti dei cittadini, che contribuisce ad elevare la percezione di sicurezza in una popolazione provata dai recenti eventi bradisismici.
Il prefetto in visita all’Osservatorio Vesuviano, il direttore: «La popolazione è provata»
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