Il movimento Uniti per Pozzuoli, dopo le esternazioni sui media del ministro Musumeci che sembra quasi bacchettare i sindaci perchè chiedono il sisma bonus o comunque case più sicure, afferma che la questione non è solo di soldi, come se chi è flegreo non sapesse l’importanza e non conoscesse il bradisismo. Il movimento con Fulvio Ferrigno e Alba Lasorella scrive:
“Apprendiamo dai media che il ministro Musumeci bacchetta i sindaci dei territori, affermando che non servono solo i soldi, ma la consapevolezza del bradisismo.
Vorremo ricordare al ministro, che a prescindere dai colori politici, Pozzuoli ha subito la trasformazione del Rione Terra da quartiere vivo a un quartiere fantasma, ha subito la costruzione del quartiere del Rione Toiano, ha subito la realizzazione di Monterusciello, dove ci sono ancora 600 alloggi che dovevano essere solo temporanei, ma che sono rimasti lì, abitati, da sempre. La costruzione di questi quartieri è solo ed esclusivamente opera dello Stato.
Vorremo ricordare al ministro che ad oggi ci sono oltre mille sfollati che, a spese del bilancio comunale, stiamo cercando, a fatica di sistemare.
Il consiglio comunale metterà a disposizione per le emergenza tutto ciò che può, anche con varianti di bilancio, anche rinunciando alla Tari (che, come saprà il ministro è utile nei conti di un ente locale).
Dal governo ci aspettiamo almeno il diritto allo studio, la presa di consapevolezza che non possiamo lasciare centinaia di alunni con doppi turni, tutti stipati in una scuola, presumibilmente sicura.
Dal governo ci aspettiamo non un nuovo quartiere, ma che si mettano in sicurezza le case legittime che abbiamo”,