Anche Bacoli, dopo Uniti per Pozzuoli, chiede l’apertura pomeridiana del museo archeologico

Museo chiuso di pomeriggio, i primi ad accorgersi del provvedimento del presidente del Parco Archeologico è stato il movimento Uniti per Pozzuoli, che ha scritto al sindaco di Pozzuoli e al presidente del parco per chiedere una soluzione al problema. Non c’è turismo senza reperti e siti storici aperti (a Pozzuoli poi non si entra più al Rione Terra, né all’anfiteatro flavio) oggi il sindaco di Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione scrive anche lui a Pagano, presidente del Parco, ecco la missiva: « Si rende noto che l’Amministrazione Comunale di Bacoli è venuta a conoscenza, con profondo rammarico, soltanto attraverso un post pubblicato sulla pagina Facebook dal Parco Archeologico dei Campi Flegrei, in data 2 luglio c.m., circa la limitazione dell’orario di ingresso al Museo Archeologico, sito presso il Castello Aragonese di Baia, dalle ore 9:00 alle ore 14:00, escludendo così l’accesso pomeridiano. Appare evidente che, sebbene si apprende che tale nuova disposizione sia definita soltanto “temporaneamente”, essa avrà un impatto fortemente negativo sull’intero comparto turistico locale, già condizionato dagli effetti derivanti dalla crisi bradisismica che ha visto notevolmente ridotti gli accessi e le prenotazioni sul nostro territorio. Si tenga conto, inoltre, del periodo estivo che vede un notevole afflusso di avventori, bagnanti e turisti nella città di Bacoli che, negli ultimi anni, gode di una considerevole riconoscibilità e notorietà tale da attirare migliaia e migliaia di persone. Si evidenzia, altresì, che la disposizione di tale limitazione dell’orario di ingresso cozza con la recente notizia, anche quest’ultima appresa dai social network, che proprio il Museo Archeologico dei Campi Flegrei rientra nella classifica dei 30 siti museali più visitati in Italia, nel periodo compreso tra gennaio e giugno 2023, con il record definito “storico” di oltre 240mila visitatori. La motivazione di tale limitazione dell’orario, così come comunicato per le vie brevi dalla Direzione del Parco Archeologico dei Campi Flegrei, è determinata dalla mancanza di personale sopravvenuta, di recente, nella pianta organica del Museo, sottodimensionata rispetto a quella che dovrebbe essere l’effettiva capacità. Alla luce di tutto quanto detto in premessa, in un’ottica di collaborazione e sinergia interistituzionale volta ad una più celere risoluzione della problematica in essere, si comunica che è stata manifestata, sempre per le vie brevi, alla direzione del Parco Archeologico dei Campi Flegrei, piena disponibilità, da parte di questa Amministrazione Comunale, nell’individuare personale dipendente dell’Ente o soggetti appartenenti a Odv locali, titolari dei requisiti richiesti, da allocare ed integrare presso il personale organico del Museo. A tutti gli enti in indirizzo, ognuno per quanto di competenza, si chiede di provvedere ad una tempestiva e rapida soluzione del problema, onde evitare il protrarsi di una situazione di limitazione che va a ledere, inevitabilmente, il Museo Archeologico, la città di Bacoli e tutto il comprensorio dei Campi Flegrei». Diremo noi, più chiaro di così.

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