Campi Flegrei, vertice in prefettura per allarme gas nell’atmosfera

Nei Campi Flegrei c’è un ulteriore allarme causato dal bradisismo, quello delle emissioni di gas potenzialmente pericolosi. Da quando è ripresa l’attività bradisismica, nell’area, si riversano ogni giorno 5000 tonnellate di anidride carbonica. Le autorità sono preoccupate sui possibili effetti sulla salute umana derivanti dalle emissioni. Proprio stamattina, infatti, si è tenuta una riunione del Centro Coordinamento Soccorsi convocata in Prefettura dal prefetto di Napoli, Michele di Bari, al fine di un approfondimento sulle emissioni di anidride carbonica rilevate dall’Osservatorio Vesuviano nell’ambito dell’ordinaria attività di monitoraggio dell’area in alcuni locali seminterrati e poco areati di una zona ristretta dell’area flegrea, sita tra Napoli e Pozzuoli, con potenziale rischio. Vi hanno preso parte l’assessore alle Infrastrutture del Comune di Napoli, Edoardo Cosenza, i rappresentanti delle forze dell’ordine, il direttore regionale dei vigili del fuoco, Emanuele Franculli, i direttori dell’Asl Napoli 1, Ciro Verdoliva e dell’Asl Napoli 2, Mario Iervolino, il direttore generale della Protezione Civile della Regione Campania, Italo Giulivo, il direttore del 118, Giuseppe Galano, il direttore dall’Osservatorio Vesuviano, Mauro Di Vito.
Dopo la riunione in prefettura e in considerazione di una dettagliata indicazione delle aree interessate da parte dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, il comando dei vigili del fuoco effettuerà immediati sopralluoghi negli edifici pubblici (istituti scolastici, ospedali, case di cura e residenze per anziani) per valutare l’eventuale presenza di anidride carbonica. Successivamente saranno i sindaci interessati ad adottare tempestivamente le ordinanze che dispongono le prescrizioni di sicurezza per il caso specifico nei fabbricati pubblici e nelle abitazioni private.
A tale riguardo, la Regione Campania implementerà la campagna di informazione rivolta ai cittadini “Io non rischio”, che prevede anche la sensibilizzazione della popolazione sul rischio specifico e sulle misure di autoprotezione da adottare, in caso di potenziali accumuli di anidride carbonica in aree interrate e scarsamente areate. Nel contempo l’Ingv proseguirà le costanti attività di monitoraggio del fenomeno. Il tavolo prefettizio si riunirà a cadenza regolare per seguire ogni sviluppo della questione, d’intesa con tutti gli attori istituzionali interessati.

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