«Andare nelle scuole dei Campi Flegrei, prima che si concluda l’anno scolastico, e spiegare ad alunni e studenti cause ed effetti dei rischi naturali». È la proposta avanzata dal ministro della Protezione Civile, Nello Musumeci con una nota al capo dipartimento nazionale Fabio Ciciliano, al presidente della Regione Campania, al prefetto di Napoli e ai sindaci di Napoli, Pozzuoli e Bacoli.
«Avvertiamo tutti il dovere di proseguire nell’attività di prevenzione non strutturale avviata lo scorso anno – spiega il ministro sui suoi canali social -. Non solo nelle periodiche esercitazioni, ma anche nel promuovere tra la popolazione scolastica -senza ipocrisie e pericolose omissioni- la conoscenza delle cause e degli effetti dei rischi vulcanico, sismico e bradisismico, suggerendo altresì le condotte appropriate da adottare in caso di necessità».
E sui ritardi per l’erogazione dei fondi per la riparazione del danno e la riqualificazione sismica conseguenti al sisma del 20 maggio 2024, che lasciano ancora appesi al palo 1500 sfollati, il ministro precisa: «Sono tornato a sollecitare gli uffici del Mef (Ministero dell’Economia e delle Finanze) affinché rendano disponibili le risorse (20 milioni per il 2024 e 15 milioni per il 2025) già deliberate dal governo e destinate ai lavori da effettuare negli immobili privati, resi inagibili».
Un ritardo di mesi che mette evidentemente in difficoltà lo stesso ministro che aggiunge: «Siamo abituati ad attese burocratiche ormai fisiologiche, ma se il governo interviene in una condizione di rischio, come quella dei Campi Flegrei, il buon senso dovrebbe suggerire la consentita urgenza».