La scossa che si è verificata ai Campi Flegrei nella notte del 13 marzo, all’ 1,25, è risultata la più forte mai registrata nell’area. Più forte anche di quella del 20 maggio 2024, quando un evento di magnitudo 4.4 sconvolse la quotidianità dei puteolani.
Dopo che è stata comunicata la revisione, il record bradisismico ha raggiunto una magnitudo mai toccata negli ultimi quarant’anni: 4.6. Altri eventi sismici sono seguiti nei giorni successivi: uno di 3.5 ed un altro di 3.9.
I Comuni hanno deciso di mantenere attive le aree di attesa e di accoglienza, e la notte appena trascorsa ha già registrato un calo del numero di persone ospitate rispetto ai giorni precedenti, merito anche la tregua di questi ultimi giorni. Al centro di accoglienza di via Acate sede della Municipalità di Bagnoli hanno pernottato 18 persone, mentre al Palatrincone di Monteruscello sono state accolte 29 persone e 7 a Bacoli in Viale Olimpico. Il dispositivo sanitario di supporto continua ad essere fornito alle aree di accoglienza con postazioni di primo soccorso h 24 sia a via Acate che al Palatrincone.
Anche se risulta prematuro fornire una stima definitiva, solo su Pozzuoli, gli ultimi terremoti hanno danneggiato decine di edifici e provocato sgomberi che si sommano a quelli di maggio.
Le ordinanze di sgombero, tra Napoli e Pozzuoli, sono ad oggi 34 e riguardano 161 nuclei familiari, pari a 382 persone, di cui 50 ospitate in albergo e il resto in sistemazione autonoma. A queste, nella serata di oggi, si è aggiunto un nuovo sgombero a Bacoli che riguarda 4 persone.
Gli interventi dei vigili del fuoco per la verifica degli edifici, nel frattempo, sono saliti a 1157 complessivi, di cui «828 effettuati e 329 in coda».
Molti residenti, nonostante i controlli abbiano garantito la stabilità dei loro fabbricati, hanno preferito trasferirsi nelle seconde case o appoggiarsi da parenti.
La città appare deserta e anche nei giorni di quiete bradisismica, come domenica, non sono mancate manifestazioni da parte di cittadini che richiedono più presidi sul territorio di supporto alla popolazione.
Le aree di accoglienza, come quella del Palatrincone, vengono considerate da molti troppo distanti nonostante il Comune abbia messo a disposizione un servizio navette che parte dai punti di attesa.
Danni ingenti hanno coinvolto anche alcune infrastrutture del territorio. La fermata della cumana di Gerolomini, a causa degli eventi sismici che hanno compromesso la staticità del fabbricato della stazione, è stata interdetta. Eav fa sapere che «Si stanno studiando soluzioni tecniche per consentire all’utenza di poter accedere al servizio ferroviario senza passaggio per il fabbricato di stazione».
Allo stesso modo, interdetto anche il percorso pedonale del cavalcavia che collega la parte alta con quella bassa della città.
Per quanto riguarda gli edifici scolastici invece, dopo i controlli effettuati dai tecnici, resterà chiusa solo la scuola media “ Giacinto Diano” per consentire lo spostamento degli uffici amministrativi e della presidenza in altra sede e per rivedere i percorsi in entrata ed uscita degli allievi. Per garantire continuità alla didattica sono in programma due settimane di Dad.
Per quanto riguarda il rischio CO2, intanto, il comune di Pozzuoli ha provveduto a posizionare i rilevatori di anidride carbonica in tutti i plessi indicati nell’elenco stilato dall’Osservatorio Vesuviano. I rilevatori monitorano H24 i livelli di CO2 e sono dotati allarme visivo e sonoro in caso di superamento dei livelli di sicurezza. E’ stato anche stilato, insieme alle Forze dell’Ordine e all’Ufficio Scolastico Regionale, un protocollo di intervento, da mettere in atto in seguito a scosse di magnitudo superiori a 2.5, per il personale scolastico e gli studenti.

Focus Bradisismo, che cosa è accaduto ai Campi Flegrei dopo la scossa 4.6
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