E’ partito ieri nell’aula convegni dell’Istituto Turistico-Alberghiero IPSEOA Lucio Petronio di Pozzuoli “Terra instabile, comunità consapevole”, il primo del ciclo di eventi di formazione e conoscenza sul bradisismo rivolto a studenti e docenti delle scuole del territorio flegreo. Nel suo intervento, il primo cittadino Luigi Manzoni ha spiegato ai ragazzi: «La prevenzione è il nostro scudo più efficace attraverso il monitoraggio costante del territorio grazie agli strumenti avanzati e alle collaborazioni scientifiche, in modo che ogni cittadino sappia cosa fare in caso di eventi critici».
«Il primo punto in agenda per l’amministrazione flegrea resta l’adeguamento delle infrastrutture, degli edifici pubblici e privati, e soprattutto la partecipazione assidua ai Piani di emergenza messi in Campo dal dipartimento della Protezione civile della Regione Campania. – ha ribadito in apertura dell’evento Filippo Monaco vicesindaco di Pozzuoli – Il primo passo per affrontare il bradisismo è conoscerlo, spesso si genera paura perché non si sa cosa sta accadendo, e la paura può trasformarsi in disinformazione e panico».
«Vivere in una terra instabile significa accettare una sfida, ma significa anche avere la consapevolezza e gli strumenti per affrontarla nel modo giusto – ha continuato il Dirigente scolastico dell’Istituto Lucio Petronio Filippo Monaco – per questo è fondamentale investire nella divulgazione scientifica, coinvolgendo esperti e cittadini in un dialogo continuo. Gli studenti dell’Istituto Petronio si preparano a diffondere ed accogliere migliaia di turisti che ogni giorno visitano i nostri siti archeologici e le nostre belle terre, scelgono i nostri prodotti di eccellenza culinaria. I nostri ragazzi devono perciò essere informati sugli studi, sulle previsioni e sulle misure da adottare in ogni evenienza affinchè terra instabile sia un paradigma di forza e non di fragilità».
Presente anche il Direttore dell’Osservatorio Vesuviano dell’INGV, Mauro Di Vito, il quale ha più volte sottolineato: «La conoscenza e la consapevolezza degli strumenti messi in campo dalla Protezione Civile e dalle Amministrazioni rafforzano quel senso di responsabilità da parte di tutti i cittadini nella gestione delle fasi più acute del fenomeno». Il direttore ha poi tenuto una lezione sul fenomeno del bradisismo, con aggiornamenti in tempo reale dalla sala di controllo, spiegando le trasformazioni della crosta, le emissioni di gas, il livello di sollevamento «che dopo un recente rallentamento – specifica il prof. Di Vito – non può dirsi in alcun modo in regressione». Affermando, in conclusione: «Questi seminari non hanno l’obiettivo di rendervi tutti vulcanologi, ma di mantenervi attenti, curiosi ed adeguatamente informativi sia sul fenomeno geofisico sia sulla consapevolezza di tutti gli strumenti utili ad affrontare un fenomeno naturale che, sebbene non sia nuovo, continua a ricordarci quanto il nostro legame con il territorio sia profondo e complesso». Tante le domande dei ragazzi al direttore dell’Osservatorio, il quale, ad uno studente che sollevava il tema del confronto con il Giappone, in termini di gestione degli eventi sismici, ha risposto: «Abbiamo ricevuto pochi giorni fa i complimenti per l’elevato livello scientifico da parte del direttore dell’Osservatorio di Sismologia del Giappone in visita alla nostra centrale operativa di Capodimonte non abbiamo nulla da invidiare anche da un pinto di vista di strumenti per la prevenzione e per la gestione dir rischi, ma va detto che lì la popolazione effettua esercitazioni per la sicurezza in modo continuo e partecipato». Giunto anche il saluto del Prefetto di Napoli con la Responsabile con l’intervento del responsabile del dipartimento della Protezione Civile Simonetta Calcaterra. «Non può esserci prevenzione senza legalità, anche facendo ricorso alle misure di sostegno economico messe in campo dal governo e dalle amministrazioni», ha spiegato Gaetano Gigliano Magistrato e sostituto procuratore della corte dei conti.
«Va rafforzato il senso di appartenenza alla propria comunità – il monito di don Luigi Merola agli studenti in platea- quell’amore verso la propria terra che si declina nel rispetto per l’ambiente, nei comportamenti legali che sembrano non avere diretta attinenza con gli sbuffi del vulcano della Solfatara, ma innescano scelte solidali, specie nei momenti difficili, convivere con il bradisismo – ha concluso- non vuol dire subirlo, ma gestirlo con responsabilità».