Il Nucleo Carabinieri Forestale di Pozzuoli ha condotto un controllo presso un impianto di autolavaggio a Qualiano, concentrando l’attenzione sulla gestione dei reflui e dei rifiuti generati da tale attività.
L’esito dell’ispezione ha rivelato gravi irregolarità, in quanto i fanghi provenienti dal processo di depurazione non venivano rimossi regolarmente dalle vasche, compromettendo così l’efficacia del trattamento delle acque di lavaggio. Inoltre, è emerso che la pavimentazione dell’autolavaggio presentava segni di degrado, compromettendo l’impermeabilizzazione e favorendo l’infiltrazione delle acque nel sottosuolo.
Di fronte a tali violazioni delle norme ambientali, i Carabinieri Forestali hanno proceduto al sequestro dell’attività di autolavaggio. Le accuse includono la violazione delle norme sul deposito temporaneo dei rifiuti e la gestione non regolamentata degli stessi, oltre all’inosservanza delle disposizioni sull’immissione nel sottosuolo delle acque reflue industriali.
Le acque reflue degli autolavaggi sono notoriamente cariche di sostanze inquinanti come fango, sabbia, idrocarburi, tensioattivi, oli minerali e tracce di metalli, provenienti dalle operazioni di pulizia e risciacquo dei veicoli.
Il titolare dell’autolavaggio, un uomo di 54 anni residente nella zona, è stato deferito alle autorità giudiziarie per rispondere delle violazioni accertate.
Questa azione fa parte di una più ampia campagna di controlli promossa dal Gruppo Carabinieri Forestale di Napoli su tutto il territorio provinciale, con particolare attenzione agli impianti di autoriparazione ed autolavaggio. L’obiettivo principale è garantire il rispetto delle normative ambientali, verificando attentamente tutte le possibili fonti di inquinamento idrico, sia in falda che nelle acque superficiali.