Il giorno 11 febbraio la chiesa cattolica ricorda S. Castrese, Santo Vescovo che la tradizione vuole di origine nordafricana. Il Santo è venerato in area flegrea a Quarto e Marano di cui è anche patrono. il giorno 11 febbraio 2024 presso la Parrocchia S. Castrese di Marano sono previsti varie funzioni religiose volte a celebrare il Dies Natalis, che non è il compleanno ma il giorno della morte del Vescovo: tale giorno nel cristianesimo antico era visto come il momento del ricongiungimento del fedele a Dio e pertanto assimilabile al giorno in cui il credente nasceva per davvero nello spirito. Alle ore 9.00 ci sarà la lettura della Passio Castrensis (il racconto della vita del Santo) e a seguire la Santa Messa e alle 10.00 è prevista la processione per le vie cittadine. Verrà portata in processione l’antica statua lignea del XVII che raffigura il busto del santo vestito da vescovo, l’opera rifinita con vernice dorata conserva anche una reliquia del santo. San Castrese è una santo celebrato anche a Castel Volturno (CE) e a Sessa Aurunca (CE) dove una frazione del vasto comune è dedicata proprio al presule. Secondo il racconto della chiesa (agiografia) S. Castrese fu uno dei dodici vescovi originari del Nord Africa che durante il V secolo furono cacciati dalle loro diocesi nell’odierna Tunisia perché in conflitto con i nuovi padroni di quei territori, i Vandali, i quali seppur cristiani aderivano all’eresia ariana e non credevano al dogma della Santissima Trinità. Vuole il racconto a tratti leggendario che alcuni capi dei Vandali (o altri politici in altre versioni) condannarono a morte il gruppo dei vescovi obbligandoli a salire su una nave decrepita messa alla deriva ma fra lo stupore generale non appena la bagnarola fu messa in acqua col suo carico di ecclesiastici questa prese subito il largo e approdò miracolosamente in Campania, presso la foce del fiume Volturno e i vescovi non appena sbarcati cominciarono a disperdersi per l’intera regione professando con orgoglio la dottrina della Trinità, della cui fondatezza furono testimoni (martiri) diretti e non a caso nelle rappresentazioni artistiche di questi santi essi sempre mostrano la mano destra che fa il segno del numero tre, chiaro riferimento alla Trinità. San Castrese operò soprattutto a Marano e a Sessa, nel comune in provincia di Napoli lo si vuole anche fondatore della chiesa più antica, la Parrocchia a lui intitolata. Stranamente il corpo di S. Castrese si trova ora in Sicilia, presso il Duomo di Monreale poiché durante il XII secolo il corpo del Santo dopo essere stato conservato per lungo tempo a Castel Volturno e poi a Capua venne inviato in Sicilia come dono nuziale della curia di Capua per celebrare le nozze del re normanno Guglielmo II con la principessa inglese Giovanna e da quel momento le ossa non hanno mai più lascito la splendida chiesa siciliana e nel 1585 fu completato lo splendido reliquario in argento che ancora oggi custodisce gli ultimi resti del santo costretto a viaggiare così tanto lungo le sponde del Mediterraneo. Di seguito il programma delle celebrazioni a Marano di Napoli.
Altare e reliquario di S. Castrese presso il Duomo di Monreale.