E’ di Pozzuoli uno degli uomini implicati nella strage di Altavilla Micilia, quella che sta sconvolgendo l’Italia. Giovanni Barreca (l’uomo che ha confessato di aver ucciso sua moglie Antonella Salomone e i suoi due figli) secondo gli inquirenti ha avuto dei complici, ovvero una altra coppia Massimo Carandente e Sabina Fina. Carandente emigrato con sua moglie è di origini puteolane. Ad Altavilla Micilia era disoccupato, mentre sua moglie vendeva integratori per dimagrire, attraverso i social.
Questa mattina nel carcere di Palermo si è avuta l’udienza di convalida del fermo di Giovanni Barreca, 54 anni, lui stesso aveva chiamato i carabinieri e confessato che aveva ucciso moglie e due figli. Anche Massimo Carandente e sua moglie sono stati arrestati, persone considerate ossessionate dal demonio. Secondo la Procura la coppia, che si dichiara innocente, avrebbe istigato Barreca dicendogli che sua moglie e i figli erano posseduti da Satana. I due si sono avvalsi della facoltà di non rispondere nel corso dell’udienza di convalida del fermo. Al termine dell’udienza i legali hanno detto: “Confermiamo che i nostri assistiti si dichiarano innocenti. C’era una conoscenza con Giovanni Barreca – hanno detto – c’è una presenza direi totalizzante della religione nella loro vita”. La gip si è riservata sia la decisione sulla convalida del fermo di Barreca che dei due coniugi.
Il movente del triplice omicidio sarebbe l’ossessione di Barreca che i suoi familiari fossero indemoniati. La donna, Antonella Salomone è stata uccisa e bruciata, il figlio di 16 anni torturato col suo fratellino di 5 anni, sono stati trovati legati al letto. La figlia più grande scampata alla mattanza (perché si era detto che lei non era posseduta da Satana) è in stato di schock e ha raccontato tutto.
Carandente era emigrato anni fa. Da qui a poche ore si saprà se resterà in carcere con sua moglie e con Barreca.