Con il PNRR si è voluto dare risposta anche alle gravi carenze italiane sulla cura e la presa in carico degli over 65, sia abili sia non autosufficienti.
Nel Consiglio dei ministri di oggi c’è il varo ufficiale del primo decreto attuativo che inizia a dare concretezza alla riforma sull’assistenza agli anziani.
È previsto un assegno di 850 euro al mese, integrativo dell’indennità di accompagnamento che oggi ammonta a 530 euro circa, per un totale che supera i 1300 euro.
Considerando che siamo in una fase di sperimentazione i requisiti di accesso sono particolarmente stringenti: a poterne godere sarà per il momento una mini-platea di circa 25mila persone già titolari dell’indennità di accompagnamento, non autosufficienti, almeno ottantenni e con un bisogno assistenziale “gravissimo” e con isee non superiore a 6mila euro.
Nel concreto la sperimentazione della misura partirà poi solo a gennaio 2025 per concludersi a dicembre 2026: due anni in cui se si sfiorerà dal budget di 500 milioni (250 milioni per anno) le condizioni di accesso ai benefici potranno essere ulteriormente ristrette.
Attenzione, però, perché è prevista anche la possibilità di revoca, qualora l’assegno non venga speso come previsto dal Decreto.
Restiamo in attesa dei risvolti del Consiglio dei ministri di oggi per ulteriori informazioni sulle tempistiche per presentare la domanda.