Picchiata, offesa, dopo l’ennesima richiesta di aiuto arrivano i carabinieri e arrestano il suo aguzzino: il suo ex. Lei in un anno aveva raccolta attraverso un album fotografico tutte le botte che ha ricevuto.
Accade ai Colli Aminei, un quartiere bene e vitale della città di Napoli. Lui si dice geloso. Lei lo perdona ogni volta. Ma ogni volta che viene picchiata fotografa i colpi, l’ematoma sul viso, sulle spalle, sulle gambe. A raccogliere l’ennesima storia di violenza domestica sono i carabinieri della stazione di Capodimonte, nella “stanza tutta per sé”.
E’ notte e il 112 registra l’ennesima richiesta di aiuto.
Una donna è stata vittima del suo ex, picchiata selvaggiamente.
Non un episodio sporadico ma il culmine di una relazione contaminata dalla gelosia, fatta di alti e bassi, di addii e di ritorni.
I carabinieri hanno raggiunto la vittima in casa. Era pesta. Sanguinante.
Il suo ex ha tentato un nuovo avvicinamento, convinto che quella relazione avesse ancora molto da esprimere. Di parere contrario la donna. La volontà di riallacciare il rapporto non era altro che un nuovo prologo a violenze sempre crescenti.
Erano andati a cena insieme, lei certa di poter essere una buona amica, lui di poter essere qualcosa in più ancora una volta.
Poi la preghiera di tornare insieme e il no.
Poi la violenza.
L’uomo l’ha seguita fino a casa, lei lo ha lasciato entrare per evitare scenate in pubblico.
Al rumore della porta chiusa si è sovrapposto quelle delle botte. Calci, pugni senza pietà.
La donna ha vomitato ed è svenuta. Testimone sua madre, in casa nell’istante in cui la figlia è stata picchiata. Ha provato a scollarla dalle mani del suo ex ma non ci è riuscita.
I carabinieri arriveranno poco dopo e accompagneranno la vittima in ospedale. 40 i giorni di prognosi prescritti. L’aggressore è stato arrestato per maltrattamenti e atti persecutori ed è ora in carcere, in attesa di giudizio.
Nel fascicolo confluiranno anche le terribili immagini scattate dalla vittima dopo ogni pestaggio.