E’ arrivata la bella stagione e come sappiamo il clima mite porta con sé, oltre all’allungarsi delle giornate, anche tanti buoni prodotti che la terra campana ha ogni anno da offrirci, come le nostre ciliegie.
Sono frutti piccoli rossi, tondi e succosi…. e come dice il proverbio “una tira l’altra”!
Su questi frutti esistono alcune curiosità, sveliamone qualcuna.
Furono importate dalla Turchia, chiamate kérasos, da cui poi cerasa, termine conservato anche nel dialetto napoletano, si pensa che la loro coltivazione risalga addirittura al ‘ 72 d.c., la ciliegia è considerato il frutto degli innamorati in quanto nella mitologia greca era un vero e proprio portafortuna in quanto sacro per Afrodite.
Dal punto di vista nutrizionale sono un importante fonte di fibra, ma anche di zuccheri tra cui il levulosio o fruttosio, che rende il frutto adatto anche alla dieta di diabetici, in quanto questo zucchero viene assorbito gradualmente, pur essendo un monosaccaride, naturalmente da consumare sempre in quantità adeguate!
Parliamo di un frutto rosso, quindi come dai precedenti articoli, sappiamo che si tratta di un frutto ricco di antiossidanti (polifenoli).
Inoltre le ciliegie svolgono un’azione depurativa e drenante, dovuta anche al fatto che sono composte per l’85% da acqua, favoriscono l’attività del fegato e la presenza di fibre si rivela utile per la regolarità intestinale.
Infine, le proprietà benefiche delle ciliegie si estendono anche alla bellezza della pelle, garantita dalla presenza di carotenoidi, vitamine e minerali (potassio, fosforo,magnesio)
In Campania si contano ben otto qualità di ciliegie:
- Ciliegia del monte, conosciuta anche come Ciliegia di Montagna o Durona del Monte, viene coltivata alle pendici del Monte Somma. Il frutto si riconosce per la sua buccia di colore giallo-rosato su di un lato e rosso scuro dall’altro, con punteggiatura gialla. La polpa è giallastra, croccante e molto succosa; matura tra la fine di maggio e la seconda decade di giugno.
- Ciliegia della recca, originaria della zona dei Camaldoli, in provincia di Napoli. È considerata la ciliegia di maggior pregio di tutta la Campania. Matura tra la prima e la seconda decade di giugno, ha forma leggermente schiacciata, buccia di colore rosso scuro brillante e polpa biancastra e succosa.
- Ciliegia di Bracigliano, coltivata nell’omonimo comune in provincia di Salerno, nella Valle dell’Irno. Matura intorno alla seconda decade di giugno e presenta i frutti di colore rosso vivo tendente allo scuro, con una polpa succosa e dolce.
- Ciliegia di Pimonte, soprannominata dai contadini locali “Cerasa do’ mostro” per la “mostruosa” dimensione che la caratterizza. Di forma tondeggiante, di colore rosso scuro, dalla polpa soda e succosa, si tratta di una varietà di ciliegia che matura tra fine giugno e la prima decade di luglio, una ciliegia, dunque, appartenente alla categoria delle tardive.
- Ciliegia di Siano, detta anche “Sciazza”, matura intorno alla prima decade di giugno e presenta frutti piuttosto grandi, di colore rosso porpora, dal sapore agrodolce molto particolare, con tendenza all’acidulo.
- Ciliegia maiatica di Taurasi, prodotto tipico della valle dell’Agro Taurasino, presenta frutti di grandezza media, dalla buccia di colore rosso intenso, caratterizzato da una polpa, morbida e molto succosa.
- Ciliegia melella, diffusa nell’Arianese, è molto particolare poiché è bianca, ha una polpa soda e molto compatta.
- Ciliegia San Pasquale, anch’essa coltivata nella zona di Ariano. Prende il suo nome dalla festività di San Pasquale, che cade il 17 maggio, perché matura intorno a quella data: è di media grandezza e di colore rosso.
Possiamo conservare questo frutto con la preparazione di gustose marmellate che ci permettono di mangiare questa delizia tutto l’anno, ma attenzione alle calorie!!!!!
Sara Papaccio
Dott.ssa in scienze dell’alimentazione