La Basilicata è pronta ad accogliere gli sfollati del bradisismo

Nella Prefettura di Potenza si sono tenuti gli incontri dei gruppi di lavoro che avranno il compito di approfondire e dettagliare in termini operativi il piano per il trasferimento e l’accoglienza della popolazione del quartiere Bagnoli municipalità 10 del Comune di Napoli in caso di evacuazione per rischio eruzione nell’area dei Campi Flegrei. Il piano, approvato dalla Regione Basilicata ad aprile, prevede tre gruppi di lavoro su infrastrutture di accessibilità e mobilità, hub e aree di prima accoglienza, permanenza di medio/lungo periodo. Con il coordinamento della Protezione civile regionale, sono coinvolti le forze dell’ordine, i vigili del fuoco, le strutture sanitarie, i Comuni, le Province, uffici, aziende e strutture regionali, la Camera di Commercio, Confindustria, Federalberghi, Confesercenti, le organizzazioni sindacali, associazioni di volontariato, oltre alle Prefetture di Potenza e Matera. ”La pianificazione dell’accoglienza secondo un modello solidaristico tra le diverse regioni d’Italia – ha spiegato il dirigente della Protezione civile regionale Giovanni Di Bello – rappresenta una sfida per la nostra regione. Il trasferimento e l’accoglienza della popolazione eventualmente sfollata in caso di rischio eruzione dovrà essere avviata nel giro di poche ore; si prevede infatti che tutta la popolazione destinata alla Basilicata arrivi in regione entro 72 ore al massimo dalla dichiarazione dello stato di emergenza corrispondente all’allerta rossa e proseguirà a medio/lungo termine secondo tempistiche non definibili a priori. Si configura pertanto come una attività molto complessa, da affrontare necessariamente con l’apporto di tutti i soggetti coinvolti. È, inoltre, fondamentale procedere con un approccio dinamico e con un metodo di lavoro flessibile che permetta aggiornamenti regolari e progressivi per garantire la costruzione di un’efficace e sempre aggiornato modello di accoglienza”. I gruppi di lavoro inizieranno ad essere operativi nel prossimo luglio. Entro la fine dell’anno il coordinamento, composto da Prefetture e Protezione civile, valuterà l’efficacia del piano operativo.

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