Pozzuoli, pubblicato il decreto per la riqualificazione delle case degli sgomberati. Ma i soldi restano ancora al ministero

Il decreto tanto atteso dai 1500 puteolani sgomberati, dopo la scossa del 20 maggio, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. A comunicarlo ieri è stato il ministro della protezione civile Nello Musumeci.
«Si è finalmente concluso l’iter per avviare la fase della riparazione e riqualificazione sismica degli edifici residenziali nei Campi Flegrei, resi inagibili dalle scosse di terremoto del 20 maggio scorso», ha annunciato il ministro.
Una notizia positiva per i cittadini che attendevano il finanziamento del governo per potere procedere ai lavori di riqualificazione delle proprie abitazioni dichiarate inagibili, ma che purtroppo non definisce i tempi per l’effettiva elargizione dei fondi.
Restano quindi bloccati al Ministero dell’Economia e delle finanze i 50 i milioni che dovrebbero essere spalmanti nel triennio 2024- 2026, di cui oltre 19 spetteranno solo al Comune di Pozzuoli per l’anno 2024.
I beneficiari saranno gli immobili privati dichiarati inagibili localizzati nella zona di intervento ricadente nei Comuni di Bacoli, Pozzuoli e Napoli.
É proprio la precisazione del ministro a lasciar intendere che i cittadini, lasciati fuori dalle loro case, dovranno ancora aspettare. «Non appena il ministero dell’Economia e finanza assegnerà alla Regione Campania le risorse che abbiamo stanziato quale contributo dello Stato, si potrà passare alla fase operativa», ha infatti specificato il ministro Musumeci.
Intanto, sono ora note le linee guida necessarie per individuare gli interventi finanziabili e le modalità di elargizione da parte dei Comuni.
Il comunicato del ministro, inoltre, spiega che il provvedimento definisce: la tipologia degli interventi finanziabili, la determinazione dei contributi, i costi ammissibili, le modalità di calcolo del contributo, la domanda di contributo, la concessione e l’erogazione del contributo, l’esecuzione dei lavori, l’annullamento, revoca, decadenza e rinuncia del contributo, le disposizioni finanziarie e la rendicontazione.
L’onere della rendicontazione al Ministero dell’Economia e con cadenza semestrale al ministero dell’Economia e delle finanze ed alla presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento Casa Italia e Dipartimento della Protezione civile – spetterà ai Comuni che dovranno comunicare l’intero ammontare dei fondi impegnati ed erogati nel periodo, relazionando sullo stato di avanzamento degli interventi.